mercoledì 8 aprile 2009

Non succede niente...

Esco la mattina con addosso il mio pastrano ed il mio bastone di legno di pino in mano. Il vento è gelido come spesso accade durante queste mattine, ma splende il sole. La luce è quasi accecante.

Mi metto in cammino, senza una meta, lungo strade bianche di campagna di cui non conosco nulla; non so dove mi portano, non so dove vanno a finire.

Lasciate le ultime case del paese, non c'è più nessuno. Le fattorie sono punti sparsi nel paesaggio. In lontananza le case di un paese vicino arrampicate sul cucuzzolo di un monte.

Qualche cavallo al pascolo.

Cammino per molti chilometri, lentamente, da solo, lungo queste solitarie strade di campagna. Il rumore dei miei passi mi fa compagnia ed i pensieri corrono liberi su questi spazi aperti.


Certo, dovendo scrivere un diario di un camminatore solitario, devo dire che questa lunga camminata è stata caratterizzata dall'evento più tipico che può capitare a chi cammina per strade secondarie di campagna: non è successo niente, non è successo assolutamente niente.


Non ho incontrato nessuno e quello che ho visto difficilmente può essere reso dalle parole o da una foto. La bellezza del camminare solitari in campagna è proprio questa: non succede proprio niente. E te ne torni a casa magari stanco, ma contento di aver goduto di questa lentezza che non porta niente di eclatante, ma che è bellissima per la sua pura semplicità.

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