lunedì 4 maggio 2009

Le strade di campagna

Senza dubbio, le vere protagoniste di questo diario sono le strade bianche di campagna.




Sono una componente essenziale del paesaggio rurale, spesso bistrattate perchè rendono difficile la mobilità delle auto. Del resto non sono state concepite e create per far correre le automobili; per questo motivo oggi sono considerate un ostacolo, un retaggio del passato, un impiccio... Molto spesso vengono afsaltate per cancellarne i difetti e per renderle "moderne" cioè all'altezza dei tempi e delle necessità degli spostamenti veloci con le auto (magari un SUV)...

Eppure la strada bianca di campagna possiede un fascino particolare fatto di una miscela di sensazioni; il suono dei sassi sotto i piedi, il colore "di terra" del fondo stradale (che si oppone al grigio dell'asfalto), la striscia di erba centrale che cammina come una spina dorsale...


Nonostante la polvere d'estate ed il fango d'inverno, la strada bianca è il luogo ideale per camminare, molto meno stancante del fondo rigido della strada asfaltata. Di solito poi, procedendo lungo i confini dei poderi, la strada di campagna non procede mai dritta verso una destinazione precisa, ma possiede sempre una sua "tortuosità" apparentemente irrazionale, ma perfettamente razionale per il contesto ed il paesaggio dove è collocata.

La strada bianca si perde per le campagne, si inerpica sulle salite, si inoltra nei boschi, fiancheggia casolari, campi, vigneti, uliveti, si perde nei suoi bivi, si popola di mandrie e greggi che si spostano su di essa.

Mentre lentamente cammino sulle strade bianche, gli alberi mi osservano sempre incuriositi...

La strada bianca di campagna è la quintessenza della lentezza.

E' una metafora della vita...

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