lunedì 2 dicembre 2013

Inverno

E' da parecchio tempo che non scrivo su questo blog. Da così tanto tempo che, rispetto all'ultimo post che avevo scritto, è arrivato in pieno l'inverno. 

C'è chi adora l'inverno e chi non lo sopporta. Io devo riconoscere che faccio parte della schiera di questi ultimi. Sarà forse a causa del fatto che ci sono meno ore di luce, la presenza costante del freddo, il fatto che bisogna imbacuccarsi, ecc... ecc... insomma tutto questo mi rende l'inverno una fase dell'anno decisamente sgradevole. 

Se voglio uscire a camminare preferisco prendere il mio bastone ed un cappello di paglia e via. Se mi devo mettere degli scarponi, il maglione pesante, un giaccone (magari con il cappuccio perchè potrebbe piovere), beh! alcune volte mi viene quasi una crisi di nervi. 

Comunque camminare lungo le strade di campagna in inverno ha sempre il suo fascino. Il più delle volte non c'è un'anima viva in giro, c'è un silenzio profondo, un senso di attesa generale diffuso su tutta la Natura. Tutto sembra sospeso.

Insomma, cerco di prendere il buono anche da una stagione che non è proprio in sintonia con la mia personalità. Un po' di pazienza e sarà presto primavera.

sabato 10 agosto 2013

Beach Dairy: bodies under the Sun

I'm spending some vacation days to the seaside: so I will use this blog as a diary of my stay at the seaside

Everyday I make long walks along the beach. Surely it's not so easy  and elegiac as it seems. The beach is always very crowded and, while walking, I observe the people I meet.

The human universe here is extremely varied. The most common example of beach attender is however the football champion. This category is composed of male individuals who cannot absolutely resist to kick a ball. It's a sort of pathological behavior. I suppose they would avoid to play football along the beach, but they simply cannot resist. They must kick the ball, in any circumastance or moment of the day: if there's a ball, someone has to kick it...

The result is that the beach becomes a huge soccer field where hundreds of kids, young, old, sons, fathers and granfathers play an endless football game. It's a dramatic show...

The rest of the people, including myself, is forced to do the sole thing to do: silently avoid the balls raining from everywhere. We are just a sad minority

The imagine I have is a crowd of people made of existences under this burning sun which, thanks to the fate, come across along the beach just for a brief moment,

In the meantime I keep on hypnotically walking, avoiding balls...

Diario di Spiaggia: Corpi sotto il Sole

Sto trascorrendo alcuni giorni di vacanza al mare; utilizzo questo blog come diario della mia permanenza balneare.

Tutti i giorni mi dedico a lunghe passeggiate lungo la spiaggia. Certo non è la cosa più semplice e più poetica dci questo mondo. La spiaggia è sempre molto affollata e camminando, in uno stato quasi ipnotico, osservo le persone che incrocio o che si trovano lungo la spiaggia.

Il campionario umano è estremamente vario. Il più comune è certamente il "campione" di calcio cui appartengono persone, soprattutto di sesso maschile, di tutte le età. Devo quindi scansare decine di campioni di calcio dediti, in modo maniacale, a tirare calci ad un pallone in qualsiasi modo e circostanza. Volano pallonate da tutte le parti...

Siamo tutti comunque sospesi sotto questo sole bruciante: quelli che camminano, quelli sdraiati, quelli che giocano, quelli che fanno il bagno... Chi strilla, chi dorme, chi mangia, chi litiga, chi chiacchiera, chi legge... 

Siamo tutti sotto il sole con le nostre esistenze che il caso, per un brevissimo attimo, fa incrociare lungo la spiaggia.

Ed io intanto continuo a camminare ipnoticamente scansando palloni...

lunedì 18 marzo 2013

Animal Liturgies

Some days ago, I was sitting on a big stone under a tree after a short walk in the country. It was a sunny day even if a cold wind was shaking the trees. 


While sitting, my cat came towards me with a small bird in his mouth. The little bird was dying: my cat had pulled out its wing to be sure to prevent the bird's escape. So he played with this dying little bird for a little while before eating it.

I've observed this scene very carefully. Something was biasing my attention: I was impressed by the fact that while my cat was killing and eating quite slowly the little bird, over my head other birds were singing as nothing strage was happening. That little bird is dead accompanied by the beautiful music of the other birds' singing.


Is this an animal liturgy I ignore which I cannot understand? Maybe

Probably mankind has a very strange and complicated idea about the Death compared with other aminals: they perhaps consider the Death as a very normal and obvious event in this world. Maybe the normal event by definition. We suffer thus a side-effect of our "intelligent" culture...


Things to do (urgent):
 remember to give something more to eat to the cat

Liturgie Animali

Alcuni giorni fa sedevo su una grossa pietra sotto un albero dopo aver fatto una breve passeggiata. Era una giornata di sole anche se un vento piuttosto gelido scuoteva le cime degli alberi. 

Mentre sedevo il mio gatto mi viene incontro con in bocca un piccolo uccello. Era moribondo: il gatto gli aveva strappato un'ala per essere certo che non fuggisse. Così ci ha giocato per un po' prima di mangiarselo del tutto. 

Ho osservato attentamente tutta la scena. La cosa che mi ha colpito di più è stata che mentre il gatto, lentamente, uccideva e mangiava il piccolo uccello, sopra la mia testa gli altri uccelli continuavano tranquillamente a cantare: come se niente fosse. Il piccolo uccello è morto accompagnato dal bellissimo canto dei suoi simili.

Una liturgia animale a me ignota? Forse

Probabilmente abbiamo un'idea molto strana e contorta della morte rispetto agli altri animali per i quali la morte è la cosa più ovvia e normale di questo mondo. Talmente ovvia da non notarla più di tanto. Subiamo un effetto collaterale della nostra cultura "intelligente"...

Cose da fare (urgente):

dare da mangiare di più al gatto.

venerdì 15 marzo 2013

A windy day

I'm sitting in the veranda. On the desk, only my computer where I'm writing these words. In front of me, the intense light of a cold windy and sunny day. 


Maybe, one of these days I'll go out for a short walk. Maybe. It depends on the weather.
 



A short list of things I should do (but I surely won't do):
  • put my books in order above all those I've just read and I'm about to read
  • organize my Cds
  • write a personal biography about the time I was a child
  • definitively cancel the no-use things in this computer
  • neat the garden
 Some special and particularly intelligent thought in mind? Not at all. No thoughts

Only the noise of wind filling anything.

Una giornata di Vento

Sono seduto in veranda. Sul mio tavolo il computer acceso sul quale sto scrivendo queste righe. Davanti a me la luce intensa di una ventosa e fredda giornata di sole di metà marzo. 


Forse fra qualche giorno potrò organizzare una camminata qui intorno se il clima lo consentirà. 




Cose da fare (che non farò):
  • mettere in ordine i libri già letti e quelli da leggere
  • dare un senso alla disposizione dei CD
  • scrivere le memorie della mia vita quando ero bambino
  • cancellare tutte le cose inutili presenti sul computer
  • dare una sistemata al giardino 

Qualche pensiero particolare e di una certa intelligenza in mente? Nessuno. Nessun pensiero. 

Solo il rumore del vento che riempie tutto.


mercoledì 23 gennaio 2013

This Diary

I have imagined this blog as a diary of an enthusiast of long walks along the country roads. A series of adverse health conditions have forced me to a lifestyle definitively more static. Well, I can still make short walks, but my unstable health made me more sedentary.

Waiting for better days and a better wheather, I have decided to use this blog as the diary of the "observing  solitary walker" sitting at the roadside.

I have spent so many days just observing the "small world" around me with a window on the front and beyond a landascape made above all of "sky": always the same...

Questo diario

Questo blog era nato come il diario di un appassionato di camminate lungo le strade di campagna. Una serie di alterne vicende di salute mi hanno costretto ad una vita decisamente più immobile. Certo qualche camminata continuo a farla anche se decisamente molto più breve: la mia salute traballante mi ha reso però molto più sedentario. 

In attesa di tempi migliori e magari di giornate climaticamente più consone alle limitate possibilità di una salute incerta, ho pensato di utilizzare questo blog intanto come il diario di un "camminatore che osserva" stando seduto sul ciglio di una strada...

Poi vedremo.

Quante giornate ho dovuto trascorrere osservando il "piccolo mondo" che avevo intorno, con una finestra davanti e, oltre, un paesaggio fisso, sempre lo stesso, fatto soprattutto di cielo...