lunedì 18 marzo 2013

Liturgie Animali

Alcuni giorni fa sedevo su una grossa pietra sotto un albero dopo aver fatto una breve passeggiata. Era una giornata di sole anche se un vento piuttosto gelido scuoteva le cime degli alberi. 

Mentre sedevo il mio gatto mi viene incontro con in bocca un piccolo uccello. Era moribondo: il gatto gli aveva strappato un'ala per essere certo che non fuggisse. Così ci ha giocato per un po' prima di mangiarselo del tutto. 

Ho osservato attentamente tutta la scena. La cosa che mi ha colpito di più è stata che mentre il gatto, lentamente, uccideva e mangiava il piccolo uccello, sopra la mia testa gli altri uccelli continuavano tranquillamente a cantare: come se niente fosse. Il piccolo uccello è morto accompagnato dal bellissimo canto dei suoi simili.

Una liturgia animale a me ignota? Forse

Probabilmente abbiamo un'idea molto strana e contorta della morte rispetto agli altri animali per i quali la morte è la cosa più ovvia e normale di questo mondo. Talmente ovvia da non notarla più di tanto. Subiamo un effetto collaterale della nostra cultura "intelligente"...

Cose da fare (urgente):

dare da mangiare di più al gatto.

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