Il fatto che scrivo piuttosto raramente su questo blog non significa che abbia interrotto le mie camminate in giro per le campagne. Anzi: il contrario. Spesso gironzolo da solo senza una meta precisa: altre volte - magari con un numero molto limitato di compagni di viaggio - si organizza qualche piccola escursione.
L'oggetto del presente post interessa proprio una breve escursione, quasi del tutto improvvisata, che ho fatto recentemente insieme all'amico Fabio nel sito di Castro.
Castro è una località persa nelle campagne boscose fra i paesi di Farnese ed Ischia di Castro nella provincia di Viterbo. Si tratta del sito dell'antica città di Castro che venne rasa al suolo nella metà del '600. Un po' di informazioni si possono trovare su questo link di Wikipedia.
L'area in questione si trova in una zona piuttosto appartata e selvatica. Comunque tutta la zona è perfettamente tenuta: c'è un comodo parcheggio per mollare la macchina, un sentiero pavimentato che conduce al sito, panchine, tavoli, percorsi vari ed indicazioni storico-turistiche. Abbiamo fatto un bel giro (per la verità non c'era nessuno a parte noi due) e scattata qualche foto di qualità mediocre data la vetustà del mio telefonino cellulare. La mie foto quindi non rendono l'idea della bellezza del luogo...
Tutta la zona, abbastanza impervia, è ricca di ruderi e testimonianze dell'antica città: il tutto però immerso in un bosco piuttosto fitto. Si cammina molto bene seguendo i percorsi che attraversano le varie rovine: il tutto avviene senza la benchè minima difficoltà. Tutto molto piacevole, suggestivo e ben tenuto. Unico suggerimento: è bene rimanere nei sentieri e nelle zone indicate e delimitate. Siccome si cammina in un bosco cresciuto sopra le rovine di una grande città, fatta di edifici pubblici e privati in passato di una certa imponenza (tra cui chiese, monasteri, e via dicendo) improvvisamente si possono aprire voragini costituite da sotterranei, cantine, gallerie (alcune grandi quasi come quelle ferroviarie...), porticati o semplicemente grandi ambienti che in passato sono stati interrati e che si possono aprire sotto i piedi del turista imprudente.
Ooops! Uno scantinato! Occhio a dove si mettono i piedi! |
Insomma, se si seguono poche e semplici regole, si riesce a fare un'escursione decisamente di grande interesse paesaggistico, storico ed archeologico. La cretineria può costare però molto cara...
Vale veramente la pena visitare questo sito: e poi nei dintorni ci sono molti indirizzi dove mangiare un buon boccone e bere un buon bicchiere di vino (che non guastano mai). C'è solo l'imbarazzo della scelta....
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