sabato 19 novembre 2011

The Sporting Walkers

Every time I can, I decide to walk. I prefer to leave my car in the garage and, even if the way to go is rather long, maybe I decide to leave earlier but I always prefer to walk. 

There's no specific reason to go walking for me: I do it just because I like it. There's no environmental reasons, no healthy causes. I prefer to walk not to save money for gas. I just like it. That's all.

So sometimes I walk with no precise destinations. In other cases I walk beacuse I have to reach a precise place. I walk along different kind of roads: of course I prefer the secondary country roads but sometimes I have to walk along a main road. Sometimes there's a sidewalk: more often I have to walk along the road margin with the cars dangerously very close to me.

Anyway, often (and I have to say with a certain pleausure) I see other walkers along the road. Frequently are the seme walkers with very fashionable tracksuits and sneakers. I see them walking up and down along the same road with their Ipad in the ears.

I repeat. For me it's good that this people decide to walk above all when thinking of some aberrations such as those videogames simulating out door activities standing at home. So when someone opts to go out and walk, that's good.

It seems to me that this people walking is like on a tapis roulant. Walking is surely a good thing for your health, but walking should be something good also for your spirit. Walking up and down ten times with perfect gym cloths may imply, in my opinion, the risk to lose an important component of the meaning and sense of walking. Walking should involve peace for your body as well as for your spirit. Using an Ipod could be a very good choice. But walking in the country acoompanied by a deep silence, slowly, ready to catch sounds and smells around us, maybe simply dressed, can be a way to be in harmony with the environment 


I camminatori "sportivi"

Ogni volta che posso mi sposto a piedi. Lascio volentieri la macchina in garage e, anche se la distanza da percorrere può essere lunga, magari mi muovo prima ma opto sempre per andare a piedi. 

Non ci sono motivi particolari: non lo faccio nè per la salute, nè per l'ambiente, nè per risparmiare i soldi della benzina anche se, soprattutto le prime due motivazioni sotto sotto mi possono anche interessare. Alla fine lo faccio e basta: senza pensarci troppo perchè mi piace. Stop.

Quindi mi capita di passeggiare senza meta, ma anche di recarmi da qualche parte perchè alla fin fine ho veramente qualcosa da fare. Mi succede quindi di percorrere tanti tipi di strade. Certo le strade secondarie di campagna sono le mie preferite, ma visto che talvolta mi sposto spinto dalla necessità, mi capita anche di percorrere delle strade principali. Alcune volte c'è un marciapiede: il più delle volte devo stare attento a non farmi travolgere dalle macchine. 

Comunque, sempre più spesso (e devo dire che mi fa anche piacere), noto che ci sono altre persone che gironzolano sul bordo della strada. Si tratta quasi sempre più o meno delle stesse persone che sfoggiano bellissime tute sportive e scarpette da palestra ultimo grido. Le vedo spesso fare avanti indietro sullo stesso tratto di strada con passo deciso e Ipod nelle orecchie a tutto volume.

Torno a dire che mi fa piacere vedere altre persone che scelgono di camminare soprattutto quando penso a delle aberrazioni come i videogames che simulano attività motorie da fare nel salotto. Quando si decide di uscire fuori di casa e mettersi in movimento è sempre una cosa positiva. 

Mi sembra però che, per certi versi, queste persone, scambiano il camminare all'aperto per una sorta di estensione del tapis roulant. E' vero che camminare fa bene al fisico, ma credo che deve fare bene anche alla mente. Fare su e giù dieci volte a passo deciso sul medesimo tratto di strada in perfetta tenuta da palestra si rischia, secondo me, perdere una gran bella fetta del senso e del significato del camminare come momento di pacificazione dello spirito e del corpo. Coprire con l'Ipad il chiasso delle macchine che pericolosamente ci sfiorano è certamente legittimo. Ma è altro camminare in campagna avvolti nel silenzio, con passo moderato, pronti ad afferarre i suoni e gli odori che ci circondano. Magari non si andrà vestiti all'ultima moda, ma senza quell'abbigliamento così appariscente si sarà decisamente più in sintonia con l'ambiente circostante con cui ci si deve integrare e non predere le distanze.