Dopo quattro giorni di pioggia continua finalmente un sabato di sole. Il 13 dicembre, come al solito dopo pranzo, ho deciso di fare un giretto in una zona molto interessante. Io vivo in una zona vulcanica dove è molto facile incontrare il lavoro che nel passato i vulcani hanno fatto molto meticolosamente. Grandi massi di origine vulcanica affiorano facilmente nelle campagne circostanti creando talvolta dei paesaggi particolari, quasi lunari, caratterizzati dalla presenza di una pietra grigia tipica di questi luoghi: il peperino.
Dopo aver imboccato una strada di campagna, comincio a prendere le mie solite deviazioni laterali fino ad imboccare una strada che mi conduce verso una landa costellate di pietre e rocce di peperino. Addirittura anche il fondo stradale corre sulla pietra.
Sembra di camminare sul cemento...
Tutto intorno si distende un paesaggio quasi irreale fatto di alberi bassi, sterpi e muschio. Coltivare la terra qui è impossibile...
Giusto il lontananza, il belare delle capre... Per il resto, il silenzio regna assoluto. Il mio passo è lento mentre mi guardo intorno...
Dopo un giro molto lungo fra queste rocce e dopo aver imboccato una serie di strade secondarie che mi hanno condotto verso i cancelli di fondi privati, ho deciso di tornare indietro anche perchè nel frattempo si è alzato un gelido vento di tramontana che rende ancora più luminoso il paesaggio.
Ed è bello il ritorno...
E a casa il caldo suono del focolare...
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