mercoledì 10 dicembre 2008

Una Visita ad un'Anziana Signora (con una brutta sorpresa...)

Sabato 6 dicembre è stata una giornata dal tempo veramente molto variabile. Prima la pioggia, poi il sole, poi il vento, ancora la pioggia... Il Monte Cimino è sempre stato scuro in volto. Comunque avevo poca voglia di stare a casa.


Al primo raggio di sole ho deciso di fare il mio solito giro. Questa volta, come scusa, ho deciso di andare a fare visita ad un'anziana signora che non vedevo da tanti anni. La vecchietta in questione non è una persona in carne ed ossa, ma una quercia in tronco e foglie. Non è una quercia qualsiasi, ma una di quelle querce solitarie maestose che impongono la loro presenza al paesaggio con una forza particolare che hanno appunto solo le vecchie querce solitarie.

Prendo il mio lituo (bastone sacro...), un cappello ed il pastrano lungo...

Ovviamente, invece di prendere la solita strada diretta, ho piegato per una strada di campagna laterale e poi via lungo una serie di biforcazioni che mi hanno fatto fare un giro abbastanza lungo. La condizione di queste strade bianche è abbastanza buona se si considera che ha piovuto parecchio.



Anzi ogni tanto si rimette pure a piovere; non piove molto forte ed è anche piuttosto piacevole camminare lentamente sotto la pioggia, appoggiandomi leggermente sul mio lituo e zigzagando le varie pozzanghere che mi si parano ogni tanto davanti.

Pioggia e sole, sole e piogga. La strada è molto silenziosa ed ogni tanto emergono dall'erba e dalle felci tratti di antichi muri a secco.


Via via che mi avvicino alla zona dove vive la vecchia signora, comincio a notare però la presenza di recinzioni di cantieri edili a strisce bianche e rosse, sbancamenti a destra e a sinistra della strada, tracce profonde del passaggio di ruspe... Ho un brutto presentimento...
Man mano che procedo i campi intorno a me appaiono come devastati da una furia selvaggia priva di senso: mucchi di terra e scarti di cantiere, olivi sradicati, rifiuti vari... Non riesco nemmeno a fare una fotografia anche perchè faccio molta fatica a riconoscere il luogo che avevo visitato anni prima.

Dopo una lunga camminata per vie di campagna secondarie, ecco quello che ho trovato...


Della vecchia quercia solitaria non rimaneva più nulla. In mezzo ad un'area recintata, intorno a sbancamenti vari, restava questo cippo funerario che ho potuto fotografare da lontano. Che senso aveva avuto tagliare questa quercia? Ancora adesso che scrivo queste considerazioni non riesco a darmi una risposta...

Comunque, dopo l'ennesimo scroscio di pioggia, ora è uscito un bel sole; approfitto per tornare a casa attraverso un altro lungo giro per strade secondarie. Con questi raggi di sole, la Terra sembra dare un segno di ottimismo e di speranza.


E mentre cammino lentamente sulla strada bianca rifletto fra me e me sulla sorte di tante altre vecchie signore che non visito da anni.
Bisogna che ne approfitti le prossime volte per fare dei controlli. Non si sa mai: le avessero fatte sparire tutte...

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